Gli investimenti in sostenibilità sono il tema chiave per il private equity del futuro. Qual è il legame tra private equity, Formula 1 (e sostenibilità)?

La fine delle vacanze estive, per gli amanti della Formula 1 come me, coincide con il ritorno alle gare – all’adrenalina legata a queste competizioni automobilistiche nei circuiti tempi della velocità.

Dopo qualche anno di offuscamento a livello di attenzione sia mediatica che industriale, la classe regina del motorsport è riassunta agli onori delle cronache a livello. È dell’ultimo weekend la conferma che Audi entrerà nel circus nel 2026, e una notizia simile è attesa dalla Porsche.

C’è una apparente distonia in questo fervore nella percezione di molte persone, e si tratta in prevalenza di non appassionati o informati. La Formula 1, a prima vista, mal si concilia con l’epoca di sfida ecologica che attraversiamo, con la transizione elettrica e carbon neutral. L’ingresso di Audi dovrebbe tuttavia far riflettere, visto il focus comunicativo di questa casa verso l’elettrico.

Formula 1 e sostenibilità

La Formula 1 è il più avanzato laboratorio tecnologico dell’industria automobilistica. I motori delle monoposto di Formula 1 sono i più efficienti possibili, al limite delle possibilità della scienza. La cilindrata di una vettura formula 1 è oggi, e rimarrà, di 1600 cc, come quelle delle vetture di classe media comunemente disponibili per normali utenti dell’industria. Ma se nella normalità di tutti i giorni queste auto hanno una potenza tra i 100 e i 150 cavalli, le monoposto di formula 1, con una sovrastruttura tecnologica di turbo e motori elettrici, arrivano a 1000 cavalli.

Ad oggi la parte elettrica contribuisce per circa un quinto alla potenza totale. Nel 2026, la parte elettrica costituirà il 50% della potenza e i motori a combustione dovranno essere azionati al 100% da carburanti sintetici. Ecco – la rivoluzione è che i carburanti sintetici (definiti anche air-to-fuel) possono essere ottenuti da Co2 e idrogeno, e all’utilizzo nella combustione non producono emissioni. In questo senso, questi sono altrettanto “verdi” quanto l’energia elettrica, entrambi dunque funzione della fonte energetica utilizzata a monte del processo produttivo.

Ho divagato, apparentemente e fino ad un certo punto. Gli investimenti in sostenibilità sono il tema chiave per il private equity del futuro.

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