Considerazioni su vantaggi e svantaggi dei fondi a lunga durata di private capital e sul permanent capital.

I fondi a lunga durata di capitale privato (tipicamente così definiti in relazione a durate contrattuali di quindici o più anni più estensioni) sono stati introdotti negli ultimi anni e includono diverse fattispecie di struttura di investimento, come i fondi evergreen o di capitale permanente, le partnership strategiche su single asset o altre definizioni simili come investimenti diretti come limited partner o independent sponsor investment.

In questo contesto, non può non notarsi come la differenza tra fondi di capitale privato e spac vada progressivamente sfumando in quella che sembra una comune ricerca della creazione di una nuova Berkshire Hathaway, replicando il mito di Warren Buffet. È usuale questo riferimento nei magazine finanziari per indicare le strategie a lungo termine dei grandi capitani dell’industry dell’asset management sia tradizionale che alternativo, come Steven Schwarzman of Blackstone o Larry Fink di BlackRock. E non solo loro.

In generale, i fondi a lunga durata di capitale privato hanno l’obiettivo dichiarato di generare valore attraverso una più lunga possibilità di capitalizzare i rendimenti degli investimenti rispetto ai fondi di capitale privato tradizionali. Ma questo è solo l’aspetto più facile da comunicare, in quanto la realtà di questa tipologia di fondi è molto più articolata.

Il lungo

Tipicamente i fondi a lunga durata di capitale privato vengono utilizzati per assemblare portafogli di investimenti strategici piuttosto concentrati (tra cinque e quindici società) in società mature e di grandi dimensioni. Di norma il periodo di investimento di questi fondi è di cinque anni come nel caso dei fondi di capitale privato tradizionali, mentre il periodo di disinvestimento è di dieci anni o più, oltre a possibili clausole di estensione – portando la duration media dell’investimento anche a ben oltre il doppio di quella attesa (di cinque-sette anni) dei fondi tradizionali. Sul concetto di duration si rimanda a miei contributi precedenti, ma in generale si fa riferimento al tempo medio tra investimento e disinvestimento legato alle dinamiche dei flussi di cassa di questi fondi.

Secondo un approccio abbastanza consolidato, i fondi a lunga durata di capitale privato possono essere suddivisi in due macrocategorie: i fondi core e i fondi non-core.

I fondi core prendono la loro definizione dal modo del real estate in cui i target di investimento sono asset maturi e ad alta e stabile generazione di cassa che possano essere considerati allocazioni a lungo termine. Una conseguenza di questo stile di investimento o quindi la minore rotazione del capitale e una riduzione dell’Irr (o tasso di rendimento interno), almeno in linea di principio visto che asset di questo tipo posso usualmente sopportare una più alta leva finanziaria, e un focus sul multiplo del capitale.

I fondi non-core operano invece in maniera più opportunistica e simile a quella dei fondi tradizionali ma sfruttando finestre temporali più lunghe con un focus su Irr elevati e una più veloce rotazione degli investimenti anche con riciclo, ovvero reinvestimento, di capitale.

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